Ennesimo provvedimento del
Governo verso l'abolizione dello Stato di diritto nella Repubblica Italiana.
Sono stato di fatto depenalizzate
le occupazioni abusive di immobili, pubblici e privati con un colpo di
mano contenuto nella Legge delega 28 aprile 2014, con cui si intende
ridurre a semplice contravvenzione il reato prima previsto e punito dall'art.
633 c.p.
La depenalizzazione
colpirebbe tanto le occupazioni di immobili pubblici quanto le occupazioni di
immobili privati.
Vero è che un'eventuale occupazione di immobile abitato, sarebbe
comunque penalmente perseguibile ai sensi dell'art. 614 c.p., che persegue e
punisce il reato di violazione di domicilio.
Questa norma, tuttavia, opera solo nel caso in cui l'immobile
occupato sia abitato. In caso di immobile vuoto, come una casa sfitta, manca un
domicilio e l'occupazione abusiva non può integrare una ipotesi di violazione
di domicilio.
L'iniziativa legislativa si
inserisce nel più ampio progetto del ministro della giustizia Orlando di
smantellare il sistema giudiziario pubblico, civile e penale, di cui l'esempio
più fulgido e tragico è il sistema dello "svuota-carceri".
Secondo il Governo questi atti di violenza inaudita e di attentato
all'ordine costituzionale, sarebbero questioni di mero carattere civilistico.
Si ricorda ai membri del Governo che l'ordinamento italiano -
all'art. 43 Cost. tutela la proprietà privata.
Un altro passo avanti verso
l'anarchia ed il passaggio dallo stato di diritto alla legge della jungla.
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