Secondo il principio espresso dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 4775/2011, è legittima la rettifica operata sulla base delle indagini finanziarie sui conti correnti formalmente intestati a persone legate da particolari rapporti con il contribuente e sulle cui movimentazioni non si è fornita prova della non riferibilità delle somme alla maggiore capacità contributiva contestata in sede di accertamento.
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