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lunedì 3 giugno 2013

Guida in stato di ebbrezza: consigli pratici e strategie difensive


Quando si alza un po' il gomito, sarebbe buona regola non mettersi alla guida. 

Sono ben noti gli effetti negativi dell'alcool sulla prontezza di riflessi e sul grado di attenzione del guidatore, che, anzi, galvanizzato dai fumi del cocktail o di un buon bicchiere di vino, potrebbe pensare di essere un pilota di Formula 1 e lanciarsi in pericolosissime performance al volante.

Per tale ragione la legge punisce molto severamente la guida in stato ebbrezza e, nel caso in cui abbiate avuto la fortuna di essere fermati polizia stradale prima di essere coinvolti in un possibile incidente, queste, in base al tasso alcolemico riscontrato, saranno le sanzioni:
  • tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l), sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 2.000, e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi;
  • tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro, sanzione penale dell'ammenda da euro 800 a euro 3.200 e dell'arresto fino a sei mesi, unitamente alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno;
  • tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sanzione penale dell'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e dell'arresto da sei mesi a un anno, unitamente alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Inoltre il veicolo utilizzato al momento del reato viene confiscato, naturalmente se di vostra proprietà.
Come avrete potuto notare, la guida senza patente, con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro, è un reato e, quindi, a seguito della contestazione da parte degli agenti di polizia stradale si aprirà un processo penale, che si chiuderà con una condanna al pagamento di un'ammenda ed all'arresto del reo (oltre alla sospensione della patente ed alla confisca del veicolo, qualora ne ricorrano i presupposti). 

È importante non sottovalutare mai questi episodi e rivolgersi subito ad un avvocato, a maggior ragione perché la gravità del regime sanzionatorio potrebbe facilmente portare alla rovina una persona, che magari una volta nella vita ha commesso una leggerezza.

Non sto esagerando, cari lettori. Come riportato nel prospetto illustrativo, oltre all'ammenda (pena pecuniaria) è previsto nei casi più gravi anche l'arresto (pena carceraria). 

Per evitare di andare in prigione, si dovrà convertire la pena carceraria in pena pecuniaria, che non è gratis. Per ogni giorno di carcere convertito si dovrà pagare un'ammenda aggiuntiva di € 250,00, con il risultato che, ad esempio, 10 giorni di carcere equivalgono ad € 2.500,00 di ammenda ulteriori.

Tuttavia, esistono alcuni istituti legali, che se ben utilizzati possono limitare, e non poco, i disagi derivanti dalle sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza.

Il più utile di questi strumenti è sicuramente la sostituzione della pena (arresto e/o ammenda) con lo svolgimento di lavori di pubblica utilità presso enti convenzionati con il Tribunale competente (enti locali, associazioni di volontariato ecc.). Per accedervi, si dovrà attendere l'emissione del decreto penale di condanna e successivamente chiedere al Giudice di sostituire la pena.

La durata dei lavori viene calcolata convertendo ogni giorno di arresto o € 250,00 euro di ammenda con lo svolgimento di due ore di lavoro. 

L’esito positivo dello svolgimento dei lavori permette non soltanto di ottenere l’estinzione del reato e la revoca della confisca del veicolo, ma altresì il dimezzamento del periodo di sospensione della patente. 

Tuttavia, come potete immaginare, i posti disponibili sono assai limitati e la domanda supera di gran lunga l'offerta.

E', quindi, non solo consigliabile, ma necessario, assicurarsi l'ammissione ad un ente convenzionato prima dell'emissione del decreto penale di condanna, in quanto poi potrebbe essere troppo tardi.

Qualora non possiate o non riusciate a sostituire la pena con i lavori di pubblica utilità subito dopo l'emissione del decreto penale di condanna, non disperate, perché nulla è ancora perduto. 

Si può, infatti, fare opposizione al decreto penale di condanna (entro 15 giorni dalla notifica), chiedendo l'accesso alla procedura di patteggiamento. Questa è la strategia consigliata nel caso in cui non si riesca a trovare posto in un ente convenzionato, in quanto consente di guadagnare tempo prezioso, ma è anche la strategia da perseguire nel caso in cui non si possa, per qualsivoglia ragione, richiedere la sostituzione della pena.

Con il patteggiamento, che presuppone l'assenso del Pubblico Ministero e che comunque non fa venire meno la confisca dell'auto, le sanzioni originarie si riducono di 1/3 e si può anche ottenere la sospensione condizionale della pena (attenzione, la richiesta di sospensione condizionale della pena può essere richiesta una volta soltanto, ma comporta che non si dovrà pagare alcunché). 

Peraltro, anche in siffatte ipotesi si può poi chiedere la conversione della pena in lavori socialmente utili, riottenendo eventualmente la disponibilità dell'autovettura. 

In ogni caso, al di là dei profili penalistici, verrà sempre emessa dalla Prefettura competente l'ordinanza, con cui la patente verrà sospesa, in via definitiva nei casi in cui il tasso alcolemico non è superiore a 0,8 grammi per litro, ed in via cautelare nelle altre ipotesi, ove la competenza ad adottare il provvedimento definitivo di sospensione è del Tribunale. Avverso tale ordinanza si potrà proporre ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica ovvero ricorso al Ministero dei Trasporti entro 20 giorni dalla notifica.

Ricordatevi, inoltre, che chi ha subito la sospensione della patente e si trova nella necessità di dover guidare per motivi di lavoro o di assistenza a parenti disabili, può chiedere alla Prefettura un permesso di guida per determinate fasce orarie che non superino le tre ore al giorno. 

Infine, poiché errare è umano, ma perseverare è diabolico, nel caso in cui non si sia trattato di un errore di gioventù, ma avete il vizio di mettervi alla guida dopo aver bevuto, giova rilevare che, nel caso in cui entro due anni si commetta di nuovo lo stesso reato, potrete dire addio alla vostra patente, che verrà inesorabilmente revocata.

Insomma cari amici, dopo una serata trascorsa in allegria è meglio tornare a casa in taxi o mettersi alla guida dopo un bel sonnellino rigenerante.

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