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lunedì 27 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: 律师事务所«马可福音与合作伙伴»重要法律事务所在独联体在意大利,瑞士和俄罗斯办事处

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MK与合作伙伴 - 这是一个法律和咨询公司,在意大利,瑞士和俄罗斯设有办事处。

MK与合作伙伴提供全方位的个人,国家和外国公司,政府部门,国际组织和金融机构在整个独联体国家,瑞士和意大利的法律服务。

该公司的专家有能力在各个分支机构的法律服务,包括在俄罗斯,瑞士和意大利,公司法,企业并购,项目融资和争端解决PPP,改制和破产,技术规范和安全,企业和银行法反垄断,支持金融,知识产权,体育法学,刑法学,民事诉讼法,移民法,房地产和建筑,税务,家庭,劳动,海事及运输法,国际贸易和海关。

在我们的实践中,我们结合经验,在新兴市场与国际专业标准。

为了解决客户的问题,我们提供结合了法律咨询,客户在政府的代表,与媒体和公众和其他服务的交互的综合方法。

要特别注意了一项协议,收购意大利和瑞士的房地产,以及购买生产结构,我们为客户提供的机会,购买物业或业务没有准备好经纪代理。这可能要归功于一个事实,即财产是我们意大利客户的所有权,在没有我们的数据库的情况下与买方同意的特殊要求,我们可以得出一个真正的地产代理。

我们的律师是专家在法律领域,并在政府活动和教学经验显著的做法。

大部分律师都是全国律师协会的成员。

在所有司法管辖区,该公司的专家的存在都积极参与公司业务和法律界的生活,并定期聘请为执法,立法和司法部门的各个方面的顾问。

该局工作人员提供服务,英语,俄语,意大利语。

您可以通过电子邮件 info@mkpartners.it - Skype mkpartners.ru

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MK&PARTNERS Адвокат в Италии: 如何进入意大利的业务市场

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外国投资者可以发展其在意大利的市场占有率在以下几个方面:

1)办公室的一个常设机构开放。包括三个基本概念:
- 在主办公室经济和行政的依赖;
- 工作稳定性;
- 第三方的主办公室的代表。

按照现行法律,在国外注册成立的子公司,应当负赔偿责任按照民法,意大利法律对上市公司文件的规定,第2508。因此,有必要对有关商业登记注册。

2)建立代表性的,具有一定的支撑作用渗透到国外市场。表示是负责宣传和广告,信息收集,研究市场,不从事生产,经营的;

3)创建的意大利公司,由外国投资者持有,其中包括新的法律机构按照意大利法律的形成。

欲了解更多信息和费用,请发送电子邮件至:info@mkpartners.it

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domenica 26 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: 前者MK与合作伙伴:评估为零的通知的情况下,以税收住所的通知

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和“今天公布的省级税务委员会的决定是******,接受建议的MK工作室与合作伙伴的防守论点,说调查的通知无效地税住所,而不是纳税人从个人居住我们见证。
如你所知,评税通知书今天,除了在法律的另一端,在同一时间采取执法和禁令的价值了,在某些情况下取代了臭名昭著的和可怕的税单。
E'因此,必须在这样的情况下,该行为被带到实际的知识,不仅是可能的,纳税人,其中,在不支付或自发的反对法律的情况下,将具有强制执行被乱堆准备由Equitalia操作,未经税务机关的任何进一步的通知和控制司法(SIC)。
由此可见,行为impoesattivo的纳税人的实际知识是至关重要的,鉴于缺乏评估知识的后果的严重性。
毕竟,该法的实际知识,明确税需要一个规则,很少有人知道,就是艺术。 6法无。二千分之二百一十二,这就需要用言语财务管理,以确保纳税人的行为,实际了解了他。
实际知识的假设不能满足所的税法与纳税户籍的通知,如果它不符合我的居住地一致。
在考虑附加到现代和昂贵的数据库,税务局可以作出努力,以检查纳税人的户籍,并检查它与税收住所不谋而合,正是按照上述规范的原则,但防御技术也正确。 24宪法,而合理性和公平性行政行为,这必然underlies国税局的原则。
事实上,评税通知书送达时的税收居民,而不是注册的,你犯了一个违反通知规定。
由此可见,假设(评税通知书),在发生故障时的通知在法律上无效,以因已经傻傻地忽略了财政部的索赔对象,是不以任何方式愈合,必然反映在国债的法律行事在对纳税人executivis,通过确定,反过来,是无效的。
此外,即使该通知应在纳税人的家族,在通知中应,但是,证明在过去的共存与同一纳税人,所生产的认证历史的主人克服推定。
但是,当如在此情况下,该行为impoesattivo,以及被地址比户籍其他的通知是用于通过递送到守门员的手更送达被升高撤销通知的其他可能的配置文件,在为此该公司已经收到以前的裁决由米兰上诉法院在2010年和2013年。
在通知以邮件的情况下,法律没有。八十二分之八百九十〇建立谁,在没有收件人,分组可以按照下面的顺序传递在人民群众中的优先继承权:
-The家庭成员生活在一起,那些从事家庭或服务。
建筑物-The看守,发现仅在不存在这样的人的情况下。
按照上述的顺序是必须的,并且不能被改变和它遵循服务,如果的无效:
- 不符合喜好的上述指示的顺序;
- 不特别提到,收到的确认,所以该行为是不被交付给他或她或任何这些人谁下令之前,什么指在报告consegnataria强制性的理由通知。
最高法院在2007年10月1日,正判断。 279,重申必要的认证dell'avvenuta搜索有权接受该文件更多的人的原则,即使是通过邮政的服务。
这是任何通知,即使要求纳税人的居住地址,如果做在门将的手中,如果法警或代理后的报告中不包含非发现了人的简称认证在其中进行了研究,即使没有圣形式的制品。
应该补充的是,这一目标时,通知,这是必要的,不仅承认虚荣的追求,同时也随后发出挂号信交付通知的门将。
虽然这项工作必须在通知无效的惩罚提交。
最后,建筑物的门卫必须接受行为的副本通知,宣布具体“分​​配”给了通知,并收取客户完成这个任务。
它必须在编写的法警程序由守门员的发言,在这种情况下,它使用了法律推定服务的原始记录显示(反驳)质量宣称,这一推定可以用证据来反驳的相反要由提供收件人。
这个测试可以由纳税人已经改变了他的住所,并有定期收到他的信件的事实得到很好的体现。
其实,建设房子,你住的看守政府可能撤回直接对应到您只有明确并以书面的委托。
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venerdì 24 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: Россия ввела новые санкции против Европы: рассширила список продуктов

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Москва прислала ЕС список новых продуктов животного происхождения, которые запрещаются к ввозу.

Москва решила расширить санкции на ввоз в Россию продуктов из Европы и направила Еврокомиссии новый, но короткий список запрещенных продуктов животного происхождения.

Об этом заявил представитель Еврокомиссии Фредерик Винсент.

"Российские власти на прошлой неделе прислали список новых продуктов животного происхождения, которые запрещаются к ввозу. Мы в настоящее время изучаем его. 

После его изучения сможем определить, какой ущерб и каким странам будет нанесен", - отметил представитель ЕК.

Однако он не уточнил, на какие именно продукты Россия ввела санкции.

Напомним, продуктовые санкции Россия ввела в начале августа этого года. 

Кремль на год запретил ввоз овощей, фруктов и мясной продукции из стран, которые ввели экономические ограничения против Москвы из-за ее агрессии против Украины.

В России сразу же исчезли с полок магазинов немало импортных товаров, а цены на некоторые выросли даже в полтора раза и продолжают расти.


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martedì 21 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: Medical malpractice: il Tribunale di Milano riscrive davvero il regime della responsabilità da colpa medica?

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Si narra che il Tribunale di Milano, Sez. I Civile, avrebbe riscritto i punti cardinali della responsabilità per colpa medica, cd. medical malpractice, ma è proprio così?

Secondo noi di Mk&Partners, lo è in parte. Semplicemente il Tribunale di Milano ha ritenuto, primo in Italia, di applicare alla lettera il c.d. Decreto Balduzzi, che qualifica la responsabilità del medico ospedaliero come responsabilità ex art. 2043 cod. civ., da fatto illecito.

Il regime della responsabilità contrattuale di cui all'art. 1218 cod. civ. continua, invece, a disciplinare il rapporto tra il paziente e la struttura ospedaliera, e ciò in virtù della celeberrima teoria del contatto sociale, che si instaura sin dal momento dell'accettazione del malato in ospedale.

Le conseguenze della applicazione del Decreto Balduzzi sono molto importanti, visto che, nel rapporto tra medico e paziente, cambia il regime dell'onere della prova e cambia altresì il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno.

L'onere della prova nei rapporti contrattuali è di fatto a carico del debitore (nel nostro caso il medico), in quanto, secondo la atavica giurisprudenza Corte di Cassazione, nei rapporti contrattuali, il creditore (nel nostro caso il paziente) deve solo provare il rapporto contrattuale (e, quindi, nel caso di specie, il contatto sociale - l'accettazione) ed eccepire l'inadempimento della controparte (l'errore del medico nell'esecuzione della prestazione tipica, l'operazione o il trattamento sanitario).

Mentre secondo l'orientamento costante della Corte di Cassazione, era il medico a dover dimostrare di aver operato bene, secondo il Tribunale di Milano è il paziente a dover dimostrare l'inadempimento e non solo ad eccepirlo.

Secondo il Tribunale di Milano, tale orientamento ha comportato una maggiore esposizione dei medici al rischio di dover risarcire danni, anche ingenti, con proporzionale aumento dei premi assicurativi, contribuendo all’esplosione del fenomeno della cosiddetta “medicina difensiva”, come reazione al proliferare delle azioni di responsabilità promosse contro i medici.

Per arginare questo problema e restituire nuova dignità alla professione medica, nel 2012 il Legislatore ha emanato il Decreto Balduzzi, in forza del quale, il medico che si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica, non risponde penalmente per colpa lieve.

In tali casi resta, comunque, fermo l’obbligo di cui all’articolo 2043 cod. civ. 

Quello che precede è il dettato normativo letterale. La norma è scritta malissimo e, infatti, la Corte di Cassazione presupponeva l'esistenza di un errore dovuto verosimilmente ad ignoranza di chi ha redatto la norma.
Il Tribunale di Milano, chiamato ad applicare il Decreto Balduzzi, si è rifiutato di credere che il Legislatore fosse così ignorante da non conoscere il senso del richiamo alla norma cardine della responsabilità da fatto illecito.

Anzi il fatto che si sia premurato di precisarlo in sede di conversione del decreto, fa escludere sia stata una svista, ma solo carenza di cultura delle tecniche di redazione normativa.

Come dare torto al Tribunale di Milano. Il compito del Giudice non è quello di sostituirsi al Legislatore, ma di attribuire alla norma il senso che può avere in base al suo tenore letterale e all’intenzione del legislatore. 

Certo l'On. Renato Balduzzi ha scritto che il medico risponde ex art. 2043 cod. civ., ma è anche vero che il riferimento all'art. 2043 cod. civ., secondo Mk&Partners, va letto con riferimento ai casi di COLPA LIEVE che non fondano la responsabilità penale. Perché è questo che dice il Legislatore.

In ogni caso, secondo il Tribunale di Milano in forza del Decreto Balduzzi non è più il medico a dover provare la propria correttezza, ma il paziente a dover provare la colpa del medico e, in tema di prescrizione, il termine è ovviamente quello quinquennale del diritto al risarcimento del danno, anziché quello decennale previsto in ambito contrattuale.

Secondo il Tribunale, non si rischia "un’apprezzabile compressione del diritto alla salute del paziente", perché la responsabilità di tipo contrattuale resta attivabile contro l’ospedale invece che contro il medico.

Quindi il Tribunale ammette che con l'applicazione in questi termine del Decreto Balduzzi vi sarà una compressione del diritto alla salute, ma "non apprezzabile".  

Secondo il Giudice, ricondurre la responsabilità del medico nell’alveo della responsabilità da fatto illecito dovrebbe favorire l’alleanza terapeutica fra medico e paziente, senza che venga inquinata da un sottinteso e strisciante “obbligo di risultato” al quale il medico non è normativamente tenuto, spesso alla base di scelte terapeutiche difensive, pregiudizievoli per la collettività e talvolta anche per le stesse possibilità di guarigione del malato. 

Condivisibile è il fatto che oggi il proliferare di cause per medical malpractice abbia condotto i medici ad assumere tecniche terapeutiche essenzialmente difensive, per la paura di operare.

Non condivisibile è invece mantenere due regimi di responsabilità distinte tra medico e struttura ospedaliera.


E' del tutto inutile, in quanto comunque la responsabilità della struttura ospedaliera è subordinata alla sussistenza di una colpa del medico.


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giovedì 9 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: La Corte Costituzionale ridimensiona il fisco: regime di presunzioni da rivedere nell'accertamento bancario sui prelevamenti

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I prelievi dal conto bancario da parte di professionisti e autonomi senza giustificazione non possono essere considerati automaticamente compensi in nero. 

Lo stop arriva dalla Sentenza n. 228/2014 della Corte costituzionale che ha bocciato la presunzione relativa ai titolari di reddito di lavoro autonomo. 

La Consulta ha dichiarato così l’illegittimità parziale dell’articolo 32, comma 1, numero 2), secondo periodo, del Dpr 600/1973 nella parte in cui ha parificato lo stesso trattamento riservato per titolari di reddito di lavoro autonomo e reddito d’impresa.

La questione di incostituzionalità era stata sollevata dall’ordinanza 27/29/2013 della Ctr Lazio che aveva sottolineato l’irrazionalità della presunzione a favore del Fisco che trasforma i prelievi bancari senza indicazione del beneficiario in compensi non dichiarati.

Sebbene le figure dell'imprenditore e del lavoratore autonomo siano per molti versi affini nel diritto interno come nel diritto comunitario, esistono pur sempre specificità di quest'ultima categoria che inducono a ritenere arbitraria l'omogeneità di trattamento prevista dalla disposizione censurata, alla cui stregua anche per essa il prelevamento dal conto bancario corrisponderebbe ad un costo a sua volta produttivo di un ricavo. 

Secondo tale doppia correlazione, in assenza di giustificazione deve ritenersi che la somma prelevata sia stata utilizzata per l'acquisizione, non contabilizzata o non fatturata, di fattori produttivi e che tali fattori abbiano prodotto beni o servizi venduti a loro volta senza essere contabilizzati o fatturati.

Il fondamento economico-contabile di tale meccanismo era stato già ritenuto dalla sentenza 2225/2005 della Corte costituzionale «congruente con il fisiologico andamento dell'attività imprenditoriale, il quale è caratterizzato dalla necessità di continui investimenti in beni e servizi in vista di futuri ricavi».

La sentenza 228/2014 della Consulta precisa che «l'attività svolta dai lavoratori autonomi, al contrario, si caratterizza per la preminenza dell'apporto del lavoro proprio e la marginalità dell'apparato organizzativo: tale marginalità assume poi differenti gradazioni a seconda della tipologia di lavoratori autonomi, sino a divenire quasi assenza nei casi in cui è più accentuata la natura intellettuale dell'attività svolta, come per le professioni liberali».

La non ragionevolezza della presunzione che trasforma automaticamente in nero i prelievi in giustificati da autonomi e professionisti «è avvalorata dal fatto che gli eventuali prelevamenti (che peraltro dovrebbero essere anomali rispetto al tenore di vita secondo gli indirizzi dell’agenzia delle Entrate) vengono ad inserirsi in un sistema di contabilità semplificata di cui generalmente e legittimamente si avvale la categoria; assetto contabile da cui deriva la fisiologica promiscuità delle entrate e delle spese professionali e personali».

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MK&PARTNERS Адвокат в Италии: Парламент России приближается к принятию закона о компенсации за санкциями

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Госдума России в среду приняла первый крупный шаг разрешать Кремль захватить зарубежные активы и использовать их, чтобы компенсировать физических и юридических лиц в России, которые пострадали от западных санкций в связи с кризисом Украина.

Закон стоит вооружиться правительство президента Владимира Путина с замечательным оружием возмездия, позволяющий эффективно правительство компенсировать те самые инсайдерской бизнесменов и других элитных деятелей, которые западные лидеры надеялись бы убедить российского лидера переломить его ход в Украине.

Санкции, введенные США, Европейского союза и других в той или иной фазы с марта были предназначены, чтобы принести Россию крениться. В то время как полные параметры законодательством неясны, западные корпорации держать миллиарды долларов активов в богатой энергоресурсами страны.

В соответствии с законом, суды могли захватить принадлежащие иностранцам недвижимость в России, чтобы завершить бюджет после этих расходов, в соответствии с проектом, который был одобрен на первом из трех чтений. Для законопроект станет законом в России, он должен пройти в нижнюю палату парламента три раза и верхнюю палату, Совет Федерации, один раз. Тогда он должен быть подписан президентом.

Ранние обсуждения правила осаждают заготовленный распродажи в конце прошлого месяца.
Средства массовой информации в России стали называть правило "Ротенберг Закон," Аркадия Ротенберга, бывшего дзюдо-спарринг партнера президента Путина, который стал богатый промышленник. 

Как сообщается, он потерял доступ к около 40 миллионов долларов стоимости недвижимости в Италии в сентябре. Г-н Ротенберг имеет труб и строительных предприятий на природный газ.

Закон принят, несмотря на возражения даже действующего членов правительства, что является редкостью в обычно монолитной политической системы России. Министр экономики, Алексей Улюкаев, сказал на прошлой неделе, "Там нет лучшего способа, чтобы создать отток капитала, чем прохождение или даже обсуждать такое законодательство.

Он прошел с 233 голосов для и 202 против, необычных в российском парламенте, где почти единодушной голосов являются более распространенными. Единая Россия Партия Путина проголосовали; другие, включая КПРФ, не желая видеть пособничество богатых, проголосовали против.

Закон позволяет гражданам России в которые страдают от "незаконной судебного акта" иностранного правительства обратиться за компенсацией в России, в конечном счете, путем захвата зарубежных активов здесь, даже тех, которые охвачены иммунитета, как дипломатической недвижимости.

Санкции были предназначены, чтобы отговорить Путина от вторжения Украину.

Министерство финансов США призвал некоторых целей "внутренний круг" г-на Путина, или давними знакомыми, которые, предположительно, имеют ухо.

Среди назначенных бизнесмены Геннадий Тимченко, миллиардер масло-в-банкинга, и Владимир Якунин, глава национальной железной дороги, которые и заявили, что они не имеют никакого намерения оказывать давление г-н Путин, чтобы отступить в военном из Украины.

Критики закона о компенсации сказать, что это группа, а не лоббировал, для выдачи из бюджета, который не был намерение санкций.

"Я никогда не слышал ни о чем более циничной," сказал Борис Немцов, бывший вице-премьер в оппозиции, в среду в телефонном интервью.

"На самом деле, Россия будет ограбили дважды," сказал он. "Впервые Путин позволил им украсть эту недвижимость и купить виллы. Тогда, когда оказалось, свойство было заморожено рубежом, Путин позволяет им получить компенсацию из бюджета. Я никогда не слышал о более циничного закона ".

Бюджет 2015 года г-н Немцов заявил, снижает затраты на здравоохранение и образование, как экономика полозьях России в вероятной рецессии в четвертом квартале этого года.

Стоимость нефти марки Brent, которая является барометром для перспектив российской экономики, падает и был на 92 $ за баррель в среду, над около $ 90 цены, что экономисты говорят, что Россия нуждается в сбалансировать свой текущий счет. Рубль упал до минимума 40 рублей к доллару, и индекс фондового рынка России, ММВБ, упал на 2,19 процента к моменту закрытия.

Г-н Ротенберг, в интервью Россия государственном телевидении, отрицал, что он лоббировал закон и сказал, что он не будет добиваться компенсации за своим итальянским недвижимости, попал в сеть теперь санкциями. Намерение закона заключается в оградить российский бизнес, он сказал, и отклонил итальянский захват в качестве простого «потери дома."

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MK&PARTNERS Адвокат в Италии: Russian Parliament Moves Closer to Adopting Law on Compensation for Sanctions

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The Russian Parliament on Wednesday took the first major step to authorize the Kremlin to seize foreign assets and use them to compensate individuals and businesses in Russia that are being hurt by Western sanctions over the Ukraine crisis.

The law stands to arm the government of President Vladimir V. Putin with a remarkable weapon of retribution, effectively allowing the government to compensate the very insider businessmen and other elite figures who Western leaders hoped would convince the Russian leader to reverse his course in Ukraine.

The sanctions imposed by the United States, the European Union and others in varying phases since March had been intended to bring Russia to heel. While the full parameters of the legislation are unclear, Western corporations hold billions of dollars worth of assets in the energy-rich country.

Under the law, courts could seize foreign-owned property in Russia to top off the budget after these outlays, according to the draft, which was approved on the first of three readings. 

For a bill to become law in Russia, it must pass the lower chamber of Parliament three times and the upper chamber, the Federation Council, once. 

Then it must be signed by the president.

Early discussions of the rule precipitated a stock sell-off late last month.

The news media in Russia have taken to calling the rule the “Rotenberg Law,” after Arkady Rotenberg, a former judo-sparring partner of President Putin who has become a wealthy industrialist. He reportedly lost access to about $40 million worth of real estate in Italy in September. Mr. Rotenberg has natural gas pipe and construction businesses.

The law passed over the objections even of acting members of government, a rarity in Russia’s usually monolithic political system. The minister of economy, Aleksei Ulyukayev, said just last week, “There is no better way to create capital outflow than passing or even discussing such legislation.”

It passed with 233 votes for and 202 against, unusual in the Russian Parliament, where near-unanimous votes are more common. Mr. Putin’s United Russia party voted in favor; others including the Communist Party, loath to be seen aiding the wealthy, voted against.

The law allows Russian citizens to who suffer from an “unlawful court act” of a foreign government to appeal for compensation in Russia, ultimately by seizing foreign assets here, even those covered by immunity, like diplomatic real estate.

The sanctions were intended to dissuade Mr. Putin from invading Ukraine. The United States Treasury Department has called some of the targets the “inner circle” of Mr. Putin, or longtime acquaintances, who would presumably have his ear.

Among the designated businessmen are Gennady Timchenko, an oil-to-banking billionaire, and Vladimir Yakunin, the head of the national railway, who both have said they have no intention of pressuring Mr. Putin to pull back militarily from Ukraine.

Critics of the compensation law say this group instead lobbied for a payout from the budget, which was not the intention of the sanctions.

“I have never heard of anything more cynical,” Boris Nemtsov, a former deputy prime minister in the opposition, said on Wednesday in a telephone interview.

“In fact, Russia will be robbed twice,” he said. “First Putin allowed them to steal this property and buy villas. Then when it turned out the property was frozen abroad, Putin allows them to receive compensation from the budget. I have never heard of a more cynical law.”

The 2015 budget, Mr. Nemtsov said, reduces outlays for health care and education as Russia’s economy skids into a probable recession in the fourth quarter of this year.

The price of the Brent oil, which is a barometer for the outlook of Russia’s economy, is dropping and was at $92 a barrel on Wednesday, above the about $90 price that economists say Russia needs to balance its current account. 

The ruble fell to a low of 40 rubles to a dollar, and Russia’s stock market index, the Micex, dropped 2.19 percent by the closing.

Mr. Rotenberg, in an interview on Rossiya state television, denied he lobbied for the law and said he would not seek compensation for his Italian real estate, snared now by sanctions. The law’s intention is to shield Russian businesses, he said, and dismissed the Italian seizure as the mere “loss of a house.”

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martedì 7 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: La Corte Costituzionale alza la soglia di irrilevanza penale dell'omesso versamento IVA

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La Corte Costituzionale annulla la modifica all'art. 10-ter del D.lgs. n. 74/2000, con cui veniva abbassata la soglia di rilevanza penale dell'omesso versamento IVA, dagli euro 103.291,38 originari agli euro 50.000,00.

In particolare la norma puniva in modo diverso ed anzi più grave la condotta di chi avesse effettuato la dichiarazione in modo corretto, omettendo il versamento, rispetto a chi non avesse presentato affatto la dichiarazione o l'avesse presentata in modo fraudolento.

Dopotutto non vi è chi non veda come il Governo di Centro Sinistra all'epoca in carica avesse emanato una legge schizofrenica, che punishe maggiormente chi si fosse comportato invece in modo più corretto e diligente.

E' palese che il mancato pagamento dell'importo correttamente dichiarato sia una condotta di gravità inferiore rispetto a quella di chi, omettendo la dichiarazione o falsificandola, renda più difficoltoso l'accertamento dell'evasione compiuta.

L'errore è stato corretto con l'art. 2, comma 36-vicies semel, del D.L. n. 138 del 2011, aggiunto dalla legge di conversione n. 148 del 2011, con cui la soglia di punibilità dell'omessa dichiarazione è stata portata ad euro 30.000,00 e quella della dichiarazione infedele ad euro 50.000 euro.

Tuttavia, secondo la Corte Costituzionale, poiché le nuove soglie si applicano ai soli fatti successivi alla novella, configurandosi una chiara reformatio in peius, vietata nel nostro ordinamento, la sperequazione in danno dei responsabili dell'omesso versamento è rimasta operante per tutti i fatti antecedenti.

La Corte Costituzionale ha deciso di portare al di irrilevanza penale della condotta di omesso versamento a quella vigente, nello stesso periodo, per i fatti di dichiarazione infedele.

Di qui la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 10-terdel decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, «nella parte in cui, con riferimento ai fatti commessi sino al 17 settembre 2011,punisce l'omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla relativa dichiarazione annuale, per importi non superiori, per ciascun periodo di imposta, ad euro 103.291,38».

La sentenza ha accolto la questione di costituzionalità proposta dal giudice del Tribunale di Bergamo con ordinanza del 17.9.2013, così motivando la sussistenza del vizio denunciato dal giudice remittente:“... emerge … un evidente difetto di coordinamento tra la soglia di punibilità inerente al delitto che interessa e quelle relative ai delitti in materia di dichiarazione di cui agli artt. 4 e 5 del d.lgs. n. 74 del 2000 (dichiarazione infedele e omessa dichiarazione): difetto di coordinamento foriero di sperequazioni sanzionatorie che, per la loro manifesta irragionevolezza, rendono censurabile l’esercizio della discrezionalità pure spettante al legislatore in materia di configurazione delle fattispecie astratte di reato (ex plurimis, sentenze n. 68 del 2012, n. 273 e n. 47 del 2010)”.

La pronuncia, pur nella sintesi delle argomentazioni spese dal giudice delle leggi, è molto chiara, per cui è sufficiente rievocare gli elementi posti a fondamento della declaratoria d’incostituzionalità per descrivere il ragionamento della Corte.

Nella seconda parte di questo contributo si esamineranno alcuni profili conseguenti alla pronuncia, rilevanti per i giudici del merito che dovranno applicarla.

I motivi della declaratoria d’incostituzionalità.
La Corte ha rilevato che nel caso in cui l'IVA dovuta si situi nell'intervallo tra le soglie previste dai citati artt. 4 e 5 da un lato, e 10 ter dall'altro, ne conseguirebbe un trattamento deteriore per chi ha regolarmente presentato la dichiarazione IVA senza versare l'imposta dovuta e “autoliquidata” rispetto a chi non l’ha presentata o l'ha presentata inveritiera, senza comunque versare l'imposta.

Per questo ha ritenuto sussistente la lesione del principio di eguaglianza, reputando come “incontestabilmente più gravi sul piano dell'attitudine lesiva degli interessi del fisco” le condotte di cui agli artt. 4 e 5, rispetto a quella dell'art. 10 ter (come emerge dal raffronto delle rispettive pene edittali e dalla maggiore insidiosità delle prime rispetto alla seconda).

Al termine del proprio argomentare, la Corte ha fatto riferimento alla modifica legislativa intervenuta con il d.l. 138/2011 (convertito nella l. 148/2011) - che ha ridotto la soglia di punibilità delle condotte delittuose previste agli artt. 4 e 5 d. lgs. 74/2000 a 30.000 euro - interpretando tale intervento come espressione della consapevolezza in capo al legislatore dell'incongruenza rilevata e come risolutivo della distonia.

Si tratta di un giudizio “benevolo” circa la capacità del legislatore di cogliere le incongruenze nei sistemi sanzionatori penali di determinate condotte (come è il d. lgs. 74/2000), se si tiene conto che per molti anni la ritenuta distonia non è stata corretta in sede legislativa e che è stato necessario un intervento della Corte costituzionale per rilevarla.

Se il legislatore fosse stato consapevole della violazione del principio di eguaglianza perpetrato sino al 2011, sarebbe potuto intervenire per ovviarlo con una disciplina transitoria, ma non risulta che un tale intervento sia stato anche solo prospettato nel corso dell’iter legislativo del decreto legge e della legge di conversione.

Piuttosto, deve ritenersi che l’abbassamento delle soglie sia stato determinato dalla richiesta proveniente dall’opinione pubblica di un trattamento più severo nei confronti degli evasori fiscali, intervento legislativo che, come spesso accade a fronte di tali pressioni, si limita a imporre un maggior rigore sanzionatorio o una soglia inferiore di punibilità per le violazioni altrimenti sanzionate, senza particolari valutazioni sulla coerenza del sistema sanzionatorio.

La data di entrata in vigore del citato decreto legge è stata individuata come il dies ad quem della pronuncia d’illegittimità costituzionale, perché, come affermato dalla Corte, alla stessa declaratoria “… consegue che, con riguardo ai fatti commessi sino alla predetta data, il vulnus costituzionale permane.”

La Corte ha concluso, affermando che” … al fine di rimuovere nella sua interezza la riscontrata duplice violazione del principio di eguaglianza è necessario evidentemente allineare la soglia di punibilità dell’omesso versamento dell’IVA – quanto ai fatti commessi sino al 17 settembre 2011 – alla più alta fra le soglie di punibilità delle violazioni in rapporto alle quali si manifesta l’irragionevole disparità di trattamento: quella, cioè, della dichiarazione infedele (euro 103.291,38).”

A fronte dell'intervenuta declaratoria d’illegittimità costituzionale, le violazioni dell'art. 10 ter commesse fino al 17.9.2011, sino alla soglia di 103.291,38 euro, non sono penalmente sanzionabili (si valuterà tra poco la formula che si ritiene debba essere adottata per la pronuncia assolutoria o per l’archiviazione nei casi di procedimenti pendenti).
L’ultima questione che è stata esaminata dalla Corte concerne il raffronto tra gli elementi costitutivi degli artt. 5 e 10 ter d. lgs. 74/2000, in particolare dell’ulteriore soglia prevista per la prima fattispecie delittuosa, ritenuta del tutto irrilevante in ragione della sua diversa struttura.

Le conseguenze per i giudici del merito.
Alla luce del ragionamento della Corte Costituzione è possibile trarre alcune conseguenze valide per chi dovrà applicare la pronuncia.

Per valutare le condotte non punibili dovrà farsi riferimento alla data di commissione del reato come definita nella fattispecie, cioè il termine per il versamento dell'acconto relativo al periodo d'imposta successivo a quello in contestazione.

Poiché tale termine è indicato nel 27 dicembre, sono esenti da pena tutte le omissioni di versamento dell’IVA dovuta per gli anni d'imposta tra il 2005 e il 2009 comprese tra 50.000 e 103.291,38 euro.
L’ultima annualità per il quale la pronuncia è rilevante è, appunto, il 2009, il cui termine di consumazione del reato omissivo era il 27.12.2010.

Quanto alla formula assolutoria, si ritiene che debba adottarsi quella dell'insussistenza del fatto.

La fattispecie delittuosa contestata, a seguito della declaratoria d’illegittimità costituzionale, prevede, per l'IVA relativa agli anni d'imposta fino al 2010, una soglia di punibilità di 103.291,38 euro, per cui il suo mancato superamento determina l'insussistenza di uno degli elementi costitutivi del reato.

Non sarebbe corretta una formula assolutoria della non previsione del fatto come reato, perché la violazione amministrativa è integrata non dal mancato pagamento nei termini previsti all'art. 10 ter, ma si realizza con il mancato versamento mensile o trimestrale dell'IVA.

Sotto questo profilo è opportuno richiamare ancora la sentenza a SSUU n. 37424/13 della Corte di Cassazione, che ha espressamente affermato che le divergenze tra i due illeciti“ … inducono a ricostruire il rapporto fra i due illeciti in termini, non di specialità, ma piuttosto di "progressione": la fattispecie penale - secondo l'indirizzo di politica criminale adottato in generale dal d.lgs. 74 del 2000 (su cui v. in particolare Corte cost., sent. n. 49 del 2002) - costituisce in sostanza una violazione molto più grave di quella amministrativa e, pur contenendo necessariamente quest'ultima (senza almeno una violazione del termine periodico non si possono evidentemente determinare i presupposti del reato), la arricchisce di elementi essenziali (dichiarazione annuale, soglia, termine allungato) che non sono complessivamente riconducibili al paradigma della specialità (che, ove operante, comporterebbe ovviamente l'applicazione del solo illecito penale), in quanto recano decisivi segmenti comportamentali (in riferimento alla presentazione della dichiarazione annuale IVA e al protrarsi della condotta omissiva), che si collocano temporalmente in un momento successivo al compimento dell'illecito amministrativo.”

Non sarebbe corretta la formula del non essere il fatto più previsto dalla legge come reato, perché la sentenza d’illegittimità costituzionale determina l'insussistenza ab origine degli elementi costitutivi del reato, tra i quali è compreso il mancato superamento della soglia.

Vi è un ultimo profilo da segnalare, rispetto al quale sarà opportuna una riflessione più articolata (e che in questo contributo non è possibile compiere).

L’incostituzionalità ha riguardato la fattispecie dell’art. 10 ter, mentre continuano a configurare reato le ipotesi di omesso versamento delle ritenute certificate superiori a 50.000 euro antecedenti al 2011.

La sentenza non può avere effetti diretti sul giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 10 bis per i fatti commessi fino al 17.7.2011, per somme non versate il cui ammontare è oggetto della questione di legittimità costituzionale accolta dalla Corte con la sentenza commentata.

La pronuncia si fonda su circostanze specifiche del debito IVA, che ha come parametro di comparazione le fattispecie di cui agli artt. 4 e 5 d. lgs. 74/2000 (aventi a oggetto, appunto, la dichiarazione IVA e non la dichiarazione modello 770 relativo alle ritenute certificate).

Non si esclude che possa essere prospettata una questione di costituzionalità rispetto alla fattispecie di cui all’art. 10 bis, il cui unico fondamento potrebbe consistere nella diversità di trattamento di inadempimenti fiscali aventi la medesima gravità, quello IVA e quello delle ritenute certificate.


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sabato 4 ottobre 2014

MK&PARTNERS Адвокат в Италии: В Италии вступил в силу закон увеличивший налог на проживание иностранцев в стране

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В Италии вступил в силу декрет итальянского правительства о повышении оплаты при получении или восстановлении вида на жительство иностранцами.

Как говорится в сообщении Христианского общества украинцев в Италии, до сих пор при подаче документов на получение или обновление вида на жительство иностранцы платили 72,12 евро (в сумму входили услуги почты, затраты на изготовление электронного вида на жительство и государственную пошлину).

Однако, как пояснили в организации, с понедельника иммигранты вынуждены будут доплачивать до этой суммы 80 евро (если разрешение на срок до 1 года), 100 евро (если на срок от 1 до 2 лет) и 200 евро за получение или обновление постоянного разрешения.
Этот декрет был принят еще правительством Берлускони, но только сейчас вступает в действие.

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MK&PARTNERS Адвокат в Италии: Италия выдает визы по-новому - на три года

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По новой визовой политике Италии, с 1 октября постоянно путешествующие россияне могут получить  шенгенские визы в Италию сроком на 3 года.

Выдать такую визу могут тем, кто бывает в Италии, минимум, дважды в год. Тем, у кого в паспорте три шенгенские визы и одна из них - итальянская.

И тем, у кого в паспорте уже имеются две итальянские визы.

Более того, «новой возможностью могут воспользоваться как те граждане, кто уже может продемонстрировать наличие перечисленных условий, так и те, кто будет соответствовать этим требованиям в будущем».

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