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sabato 29 ottobre 2011

La Corte di Cassazione difende i professionisti dall'abuso del ricorso alla responsabilità professionale: il consulente non risponde degli errori quando la disciplina normativa è confusa

Secondo la Corte di Cassazione (Sent. 21700/2011) non si profila responsabilità del professionista qualora la consulenza fornita presenti errori riconducibili ad una interpretazione fuorviata da un quadro normativo confuso e magmatico, come peraltro il quadro normativo italico, soprattutto in materia fiscale.


Infatti, secondo la Suprema Corte, peraltro come previsto dalla norma di cui all'art 2236 c.c., la responsabilità professionale del professionista nelle sole ipotesi che presentino problemi tecnici di particolare difficoltà - cui rientra l'analisi di un quadro normativo confuso e magmatico - si configura nei soli casi di dolo o colpa grave.

Secondo Rex Law la sentenza in esame restituisce un po' di serenità a professionisti e pone una barriera protettiva contro eventuali abusi del ricorso alla professional malpractice/responsabilità professionale da parte dei clienti.

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