Secondo la Corte di Cassazione (Sent. 20139/2013), l'assegno per il mantenimento della prole può essere comprensivo di una quota della rata del mutuo contratto per l'acquisto della casa familiare, quand'anche acquistato in regime di separazione dei beni.
L'addebito della rata del mutuo costituisce, infatti, secondo la Suprema Corte, una modalità di adempimento dell'obbligo di mantenimento della prole e perciò il Tribunale può, anche ex officio, ritenutane la necessità, procedere alla relativa imputazione al coniuge.
L'importanza di questa statuizione risiede proprio nella circostazione che l'addebito della rata del mutuo al coniuge sia stato disposto d'ufficio, in assenza di apposita domanda ex parte, peraltro in una fattispecie in cui le parti avevano raggiunto un accordo tanto sull'aspetto economico (assegno di mantenimento/alimenti/casa coniugale) quanto sui profili relativi al mantenimento della prole, all'affidamento ed all'esercizio del diritto di visita.
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