I mini bond sono una nuova opportunità per le PMI, soprattutto in un periodo di forte contrazione del credito da parte delle Banche.
Di fatto, il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012 hanno esteso a favore delle società non quotate il ricorso al credito esterno, in precedenza riservato alle società quotate.
Il mini bond non è nient'altro che il "bond", titolo di debito a medio o lungo termine, applicato alle PMI, che, grazie all'attuale disciplina normativa, in mancanza di altre fonti di approvvigionamento del credito, potranno ricorrere a forme di finanziamento alternative al credito bancario, proprio attraverso l'emissione dei c.d. mini bond, sottoscrivibili da investitori professionali in grado di indirizzare risparmio di lungo periodo.
Le PMI possono ora ricorrere alla raccolta di capitali di investimento attraverso l'emissione di strumenti di debito a breve termine, detti anche cambiali finanziarie, e a medio/lungo termine, meglio noti come obbligazioni e/o titoli similari ed obbligazioni partecipative subordinate.
Naturalmente, perché si possa emettere un mini bond, vi sono dei parametri da rispettare e quindi bisogna avere un rating finanziario positivo, bilanci in utile, certificati da società specializzate di revisione contabili, e concrete possibilità di sviluppo.
Il mini bond potrà essere emesso per qualsivoglia importo, beneficierà di agevolazione fiscali e, soprattutto, il ricorso al finanziamento tramite i mini bond non costituisce un aumento dell'esposizione bancaria.
Vediamo ora chi può concretamente ricorrere all'emissione di mini bond per finanziare la propria azienda.
Per piccole imprese si intendono le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo, o uno stato patrimoniale annuo, inferiore a 10 milioni di Euro, mentre per medie imprese si intendono le imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale dell’attivo dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
MK&PARTNERS Адвокат в Италии
Sono naturalmente escluse le micro-imprese, ovverosia di quelle con meno di 10 dipendenti e che realizzano fatturato o bilancio annui fino a 2 milioni di euro,
Per "piccole" si intendono le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo o uno stato patrimoniale annuo inferiore a 10 milioni di Euro, mentre per "medie" si intendono le imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale dell’attivo dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
Tra le novità proposte dal Governo si annoverano anche i c.d. mini bond (ovvero cambiali finanziarie ed obbligazioni emesse dalle PMI).
Per "piccole" si intendono le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo o uno stato patrimoniale annuo inferiore a 10 milioni di Euro, mentre per "medie" si intendono le imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale dell’attivo dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
Sono naturalmente escluse le micro-imprese, ovvero quelle con meno di 10 dipendenti e che realizzano fatturato o bilancio annui fino a 2 milioni di euro.
Mk&Partners, tramite il proprio team di esperti potrà seguire la Vostra impresa in tutte le fasi di studio preventivo e di emissione dei mini bond.
Di fatto, il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012 hanno esteso a favore delle società non quotate il ricorso al credito esterno, in precedenza riservato alle società quotate.
Il mini bond non è nient'altro che il "bond", titolo di debito a medio o lungo termine, applicato alle PMI, che, grazie all'attuale disciplina normativa, in mancanza di altre fonti di approvvigionamento del credito, potranno ricorrere a forme di finanziamento alternative al credito bancario, proprio attraverso l'emissione dei c.d. mini bond, sottoscrivibili da investitori professionali in grado di indirizzare risparmio di lungo periodo.
Le PMI possono ora ricorrere alla raccolta di capitali di investimento attraverso l'emissione di strumenti di debito a breve termine, detti anche cambiali finanziarie, e a medio/lungo termine, meglio noti come obbligazioni e/o titoli similari ed obbligazioni partecipative subordinate.
Naturalmente, perché si possa emettere un mini bond, vi sono dei parametri da rispettare e quindi bisogna avere un rating finanziario positivo, bilanci in utile, certificati da società specializzate di revisione contabili, e concrete possibilità di sviluppo.
Il mini bond potrà essere emesso per qualsivoglia importo, beneficierà di agevolazione fiscali e, soprattutto, il ricorso al finanziamento tramite i mini bond non costituisce un aumento dell'esposizione bancaria.
Vediamo ora chi può concretamente ricorrere all'emissione di mini bond per finanziare la propria azienda.
Per piccole imprese si intendono le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo, o uno stato patrimoniale annuo, inferiore a 10 milioni di Euro, mentre per medie imprese si intendono le imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale dell’attivo dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
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Sono naturalmente escluse le micro-imprese, ovverosia di quelle con meno di 10 dipendenti e che realizzano fatturato o bilancio annui fino a 2 milioni di euro,
Per "piccole" si intendono le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo o uno stato patrimoniale annuo inferiore a 10 milioni di Euro, mentre per "medie" si intendono le imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale dell’attivo dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
Tra le novità proposte dal Governo si annoverano anche i c.d. mini bond (ovvero cambiali finanziarie ed obbligazioni emesse dalle PMI).
Per "piccole" si intendono le imprese con meno di 50 dipendenti ed un fatturato annuo o uno stato patrimoniale annuo inferiore a 10 milioni di Euro, mentre per "medie" si intendono le imprese con meno di 250 dipendenti ed un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un totale dell’attivo dello stato patrimoniale inferiore a 43 milioni di euro.
Sono naturalmente escluse le micro-imprese, ovvero quelle con meno di 10 dipendenti e che realizzano fatturato o bilancio annui fino a 2 milioni di euro.
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