MK&PARTNERS Адвокат в Италии
E' innegabile che molte persone al giorno d'oggi, durante l'orario di lavoro, si cimentano attività ludiche, utilizzando il pc aziendale o le applicazioni sul proprio telefonino, sottraendo tempo prezioso al proprio datore di lavoro.
Molti poi non sono in grado di vincere la dipendenza che spesso le applicazioni elettroniche ed i giochi su pc sono in grado di indurre.
Ebbene, questi vizietti, se non sporadici ed estemporanei, ma routinari, possono costare addirittura il licenziamento.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che dichiarato legittimo il licenziamento del dipendente sorpreso a giocare,
anche per ore, al computer in ufficio invece di svolgere il proprio lavoro e ciò anche se nella lettera di licenziamento non sono state espressamente contestate tutte le singole partite in cui il lavoratore si è cimentato in orario di lavoro (vd. sentenza n. 25069/2013).
L'addebito mosso al lavoratore di utilizzare il
computer in dotazione a fini di gioco non può essere ritenuto
logicamente generico per la sola circostanza della mancata indicazione
delle singole partite giocate abusivamente dal lavoratore.
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